Il primo intervento delle vicende legate all’ex mercato ortofrutticolo di Modena, nel 1917, si inserisce nelle politiche attive dell’amministrazione comunale per le infrastrutture e i servizi della città, che ne caratterizzano l’azione per tutto il corso del Novecento. La posizione, vicino alla stazione ferroviaria, è strategicamente ottimale per l’approvvigionamento dei prodotti ortofrutticoli dai territori circostanti.
Ispirato alla realizzazione del Macello di Roma, il mercato è costituito da un recinto murario in mattoni faccia a vista, scandito da lesene, al quale si addossano edifici destinati a magazzini e servizi, quali: l’ufficio per la pesa delle merci e la sala caffè. Dismesso nel 1978, ospita oggi sedi di associazioni di volontariato e dell’Istituto per la Storia della Resistenza e della società contemporanea in Provincia di Modena.