Premio Rigenera 2025

Vince Bricolo Falsarella Associati con Corte Renèe, seguito da Arrigoni Architetti e GEZA – Gri e Zucchi Architettura Srl.
Menzione d’Onore per Ortalli Verrier e Premio Emilia-Romagna a Ciclostile Architettura

È Bricolo Falsarella associati, con il progetto Corte Renèe, a vincere la seconda edizione del Premio Rigenera. «Per la capacità di sviluppare un approccio progettuale che evidenzia un pensiero coerente, che unisce conoscenza del luogo, capacità artigiane e forza del disegno, propria della migliore tradizione dell’architettura italiana», ha motivato la Giuria presieduta da Michaela Wolf e composta da Gabriele Lelli, Massimo Magnani, Andrea Rinaldi, Simone Sfriso e Maddalena Fortelli.

La premiazione, con la consegna delle Medaglie d’Oro, d’Argento e Bronzo, è avvenuta in un evento dedicato durante il Festival Rigenera – PIANO B. La commissione ha poi riconosciuto Arrigoni Architetti come secondo classificato, con la Sede e museo della Fondazione Biscozzi Rimbaud ETS Lecce 2021, e Geza – Gri e Zucchi Architettura srl a chiudere il podio con la Trasformazione rigenerativa della sede e del complesso produttivo CAPUA 1880. Menzione d’Onore per Ortalli Verrier con Tennis Erba, perché «ha saputo, con minime economie, trasformare uno spazio in luogo che è tornato centro di frequentazione di una comunità, dando un nuovo significato a ciò che era già presente». A Ciclostile Architettura, infine, il riconoscimento del concorso riservato all’Emilia-Romagna, con la consegna della Medaglia d’Oro regionale al progetto Ripoli.

Medaglia d’argento
Arrigoni Architetti

Medaglia di bronzo
Geza – Gri e Zucchi Architettura srl

Menzione d’onore per
Ortalli Verrier

Medaglia d’Oro Emilia-Romagna
Ciclostile Architettura

I progetti vincitori e le motivazioni 

Corte Renèe
«Per la capacità di sviluppare un approccio progettuale che evidenzia un pensiero coerente, che unisce conoscenza del luogo, capacità artigiane e forza del disegno del progetto, propria della migliore tradizione dell’architettura italiana».

Sede e museo della Fondazione Biscozzi Rimbaud ETS Lecce 2021
«Per avere mantenuto nel progetto coerenza e forza delle idee. Un progetto, all’apparenza minimale, ma intensamente e intimamente ricco di rimandi culturali e figlio di una visione complessa e organica dell’architettura».

Trasformazione rigenerativa della sede e del complesso produttivo CAPUA 1880
«Per avere saputo assegnare una nuova dignità ad un manufatto obsoleto e anonimo che diventa architettura, codificando modalità di approccio espresso alle grandi aree industriali che caratterizzano lo spazio italiano».

Tennis Erba
«Progetto che ha saputo, con minime economie, trasformare uno spazio in un luogo che è tornato centro di frequentazione di una comunità, dando un nuovo significato a ciò che era già presente».

Ripoli
«Se il fine del progetto dello spazio pubblico è la realizzazione di luoghi densi di significati, il processo partecipativo che genera un bene comune è importante quando il risultato finale: in questo senso il progetto di riqualificazione di Ripoli è un esempio di quella necessaria stretta coerenza tra processo e progetto».

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